La pesca tradizionale del Trasimeno è un nuovo Presidio Slow Food dell’Umbria

Si tratta di una pesca sostenibile perché di attesa, non aggressiva verso l’ecosistema del lago e le sue specie ittiche tipiche, dalla carpa alla tinca, dall’anguilla al persico. La si pratica con le nasse, con le reti o con il giacchio e, a seconda di quale pesce si vuole pescare, si utilizzano reti con maglie più o meno larghe. Il resto lo fa l’intuito, la conoscenza del lago e la dimestichezza nel guidare l’imbarcazione tradizionale che è stretta e lunga e dal fondo piatto.

«Il Presidio è un ulteriore tassello verso la giusta condivisione di strategie comuni a salvaguardia dell’ambiente, per preservare quell’immagine lasciataci in eredità da chi ha dato al lago la sua vita» afferma Ivo Banconi, presidente della storica Cooperativa Stella del Lago, che aderisce al Presidio.

Oggi i pescatori sono una cinquantina e negli ultimi anni, complice la crisi economica, diversi giovani si sono avvicinati a questo mestiere millenario. L’adesione di nuovi pescatori «ha ridato entusiasmo e motivazione a raccontare il pesce di lago nel territorio e a farlo conoscere anche ai più giovani», aggiunge Cinzia Borgonovo, referente Slow Food del Presidio e fiduciaria di Slow Food Perugia.

Questo Presidio Slow Food è sostenuto da Caf America grazie alla generosità di FedEx.

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